di Luca Paparelli
Quella di Cervia 2025 è stata un‘edizione dei Campionati Italiani di Salto Ostacoli che verrà ricordata a Storico, bellissimo, affascinante, coinvolgente…
Sono molti gli aggettivi che vengono usati per definire il concorso ippico internazionale di Roma a Piazza di Siena, ma forse iconico è quello più adatto, quello maggiormente centrato alla realtà. Iconico non perchè è un termine che ‘va di moda’, ma perché sintetizza tutti gli altri e restituisce alla perfezione quello che, oramai dal 2018 con l’ingresso di Sport e Salute al fianco della Federazione Italiana Sport Equestri nell’organizzazione, è il nuovo corso dello CSIO romano.
Roma, Villa Borghese e Piazza di Siena, tre luoghi delle meraviglie che erano, sono, e rimangono, un tutt’uno unico al mondo nel panorama degli sport equestri e che da quasi un secolo accolgono ogni anno il meglio del salto ostacoli.
Assi di Coppa
Se Piazza di Siena è capace ogni anno di stupire lo si deve ai suoi veri protagonisti, le amazzoni, i cavalieri e i loro cavalli.
Quest’anno, nella Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo con i rispettivi doppi percorsi netti si sono messi in grande evidenza cinque binomi formidabili: i francesi Antoine Ermann con Floyd des Pres e Nina Mallevaey con Nikka vd Bisschop – entrambi esordienti a Piazza di Siena – l’olandese Kim Emmen con Imagine N.O.P. e gli statunitensi Lillie Keenan con Kick On e McLain Ward con Imperial HBF.
Con altri due super binomi come Karl Cook con Caracole de La Roque e Laura Kraut con Bisquetta a completare la squadra, il Team USA era arrivato con i favori del pronostico e non ha disatteso le aspettative centrando la sesta vittoria in Coppa delle Nazioni a Roma.
Sia per McLain Ward sia per Laura Kraut, il successo di quest’anno è il secondo in carriera in Nations Cup a Piazza di Siena.
Ward, che dalla sua vanta però anche due vittorie nel Gran Premio Roma (2010 con Sapphire e 2016 con Azur, scusate se è poco…) aveva già vinto in Coppa nel 1997 in sella a Twist du Valon, mentre la Kraut con il mitico grigio Cedric aveva fatto parte della squadra a segno nel 2009.
La Francia, invece, deve il secondo posto in classifica alle performance della ‘nouvelle vague’ formata da Antoine Ermann, 24 anni a ottobre, e Nina Mallevaey, 25 anni compiuti a gennaio.
Per la Mallevaey quella di Roma è stata la terza Coppa delle Nazioni da senior in carriera dopo Dublino 2024 e Ocala 2025.
Per Ermann, invece, si tratta della seconda in assoluto dopo l’esordio in quella dello CSIO 3* EEF di Mannheim di inizio maggio. Non certo per ultima Kim Emmen, anche lei tra i cinque magnifici ‘double clear round’.
Per l’amazzone olandese, e il suo fenomenale Imagine N.O.P., la Coppa delle Nazioni di Roma è stata la definitiva consacrazione tra i punti fermi del Team Netherlands in vista degli Europei di luglio.

Nina, Nikka e Dynastie
Giovane, bella e soprattutto brava. Ma anche con due super cavalli in grado di accompagnarla nel migliore dei modi nel doppio percorso netto nella Coppa delle Nazioni Intesa Sanpaolo chiusa al secondo posto con la Francia, e nel Rolex Gran Premio Roma dove è salita sul terzo gradino del podio.
A Piazza di Siena Nina Mallevaey ha presentato Nikka vd Bisschop e Dynastie de Beaufour, due femmine capaci di performance assolute, come hanno dimostrato volando sugli ostacoli di Piazza di Siena. Entrambe sono di proprietà canadese, della famiglia Rein, per la quale la Mallevaey monta. Nikka vd Bisschop è nata in Belgio e prima di quest’anno aveva già gareggiato a Piazza di Siena nel 2022 e nel 2023 con la canadese Beth Underhill – oltre che al Campionato del Mondo 2022 e, con Eryn Ballard, ai Giochi di Parigi 2024.
Sempre con la Underhill, anche la francese Dynastie de Beaufour vantava una presenza allo CSIO romano nel 2023. Ma oltre a gareggiare, entrambe hanno già trasmesso la propria genetica a dei figli. Dynastie de Beaufour porta però con sé anche un po’ di allevamento italiano.
Sua madre è infatti Sophia di San Giovanni, una figlia dell’holstein Elise, e a sua volta madre della vincitrice internazionale Zaia di San Giovanni.
Brazilian Style
A Piazza di Siena due cavalieri brasiliani hanno vinto le due gare individuali più importanti.
Ma a rendere ancor più significativi questi successi è che lo hanno fatto con cavalli nati ed allevati in Brasile!
Cavalli con genetiche europee, per carità, ma pur sempre frutto dell’allevamento carioca. Sta di fatto che Yuri Mansur con Miss Blue-Saint Blue Farm è entrato nell’albo d’oro del Rolex Gran Premio Roma, unico altro brasiliano dopo Rodrigo Pessoa nel 2009, mentre Stephan de Freitas Barcha con Chevaux Primavera Imperio Egipcio in quello del trofeo Loro Piana.
In più, de Freitas Barcha si è anche piazzato quinto nel Gran Premio Roma, dopo il terzo posto in quello del 2023 ottenuto sempre con lo stesso cavallo.

Vittorie e piazzamenti
Non c’è stato solo il terzo posto nella Coppa delle Nazioni tra i risultati azzurri in questa edizione dello CSIO di Piazza di Siena. A vincere una categoria è stata, infatti, anche Giulia Martinengo Marquet con il baio italiano Coynor, mentre Giacomo Bassi ha chiuso al primo posto ex aequo la Sei Barriere.
Due i secondi posti, invece, per Lorenzo De Luca entrambi in sella ad Aphrodite Van Spalbeek Z, e quattro le terze posizioni ottenute da Emilio Bicocchi e Fabio Brotto – rispettivamente con i Sella Italiano Excaliburg e Caio Largo – Neri Pieraccini con Newton Van’t Zorgvliet e Davide Vitale con Lester.
Vitale, 19 anni esordiente a Piazza di Siena, in sella a Earl Grey Z si è anche classificato quarto nel Trofeo Loro Piana (il piccolo GP), migliore tra i binomi azzurri al via in questa categoria.