LA FORMA FISICA DEL CAVALIERE
Susanna Cottica/ Verdiana Diaris
Le discipline equestri richiedono oggi più che mai una preparazione atletica e un allenamento molto approfonditi e mirati sia per i cavalli sia per i cavalli. Il fitness, con i moderni parametri di allenamento, è fondamentale per sviluppare le qualità sportive e atletiche, comprese la concentrazione, l’agilità, la reattività, non solo per affrontare le competizioni ma per prevenire gli infortuni. Tra le discipline equestri il completo è quello che maggiormente rappresenta l’impegno fisico e atletico di cavalli e cavalieri. Per questa ragione abbiamo intervistato Jonelle Price, una degli atleti al top della ranking mondiale di completo; Jonelle vive in Inghilterra ma rappresenta la Nuova Zelanda. Ha avuto due figli restando sempre ai vertici internazionali grazie alla sua forte volontà e all’impegno.
INTERVISTA A JONELLE PRICE
Pensi che oggigiorno, in ogni disciplina equestre, i cavalieri facciano più attenzione di un tempo alla propria forma fisica, oltre che a quella dei loro cavalli? Ti sembra che i cavalieri siano più consapevoli dell’importanza del loro fitness e della dieta?
Penso che ci siano ancora modi di pensare e agire molto differenti. Anche ai vertici del nostro sport c’è un’enorme quantità di cavalieri che non fanno assolutamente nulla e altri che invece fanno più attenzione alla loro forma fisica. Mi sembra che chi si allena non lo faccia necessariamente per migliorare il proprio fitness mirato all’equitazione ma soprattutto per il proprio benessere e la soddisfazione personale. Del resto nulla possa essere paragonato a montare dieci cavalli al giorno. Le persone che lo fanno sono naturalmente in forma e sono certamente strutturate per svolgere il loro lavoro al meglio. Il rovescio della medaglia è che lo sport sta diventando molto più professionale e in cima alla classifica la differenza di punteggio è minima, quindi ogni piccolo contributo è utile. I cavalieri si comportano sempre più come professionisti ed è inevitabile che si comportino un po’ più come atleti professionisti, piuttosto che come semplici cavalieri.
Come amazzone professionista di alto livello e mamma di due figli, come ti sei mantenuta in forma durante le tue gravidanze? Quanto ti sei allenata per tornare alle competizioni e quanto tempo ci hai messo?
Penso che sia sempre una questione molto personale e che ogni donna sia diversa. Per me è stato molto facile, ho continuato a montare a cavallo per tutte e due le gravidanze e ho continuato a frequentare la palestra fino a una settimana prima di entrambi i parti. Non mi sono mai fermata. Montavo tre o quattro cavalli al giorno invece di otto o nove, ma ho mantenuto la mia forma fisica per tutto il tempo. Credo di essermi ripresa molto più velocemente grazie a questo. Alcuni potrebbero avere opinioni diverse; io ho avuto solo una settimana di pausa dopo il parto. Una settimana dopo la nascita della mia seconda figlia, siamo andati in aereo in Spagna e sono tornata a saltare in concorso quando aveva solo tre settimane. Come ho detto, ho continuato a montare a cavallo e ad allenarmi per tutto il tempo, quindi per me è stato molto facile. Penso che se smetti di montare e di allenarti, ci voglia sempre più tempo per tornare in forma, che tu sia incinta o meno.
Hai continuato con lo stesso tipo di allenamento in palestra?
Certo, ho dovuto modificare alcuni movimenti: per esempio, non riuscivo a fare i ‘burpees’ (movimento a corpo libero che unisce plank, piegamenti e squat) alla fine e lavoravo di più in posizione di ‘plank’ (esercizio per lo sviluppo dei muscoli addominali) piuttosto che sdraiata a terra, ma non ho mai smesso. Penso che ci debba sempre essere un po’ di buon senso e non esiste una regola valida per tutti. Devi solo lasciarti guidare dal tuo corpo.

Qual è il tuo regime di allenamento, quanto e come ti concentri sulla tua forma fisica e sul tuo benessere?
Pratico molto CrossFit, uno sport a cui mi sono dedicata molto negli ultimi due anni. Da quest’anno mi sono concentrata prevalentemente sulla gestione del mio peso, e questo è diventato per me una grande motivazione. Non mi sento certo fuori forma, ma invecchiando vogli sentirmi a mio agio con il mio peso. Quest’anno ho cambiato il mio sistema, il che è un po’ una novità per me; ma ora che ho 44 anni ho capito che le donne sopra i quarant’anni devono fare meno cardio e concentrarsi di più sul sollevamento pesi. Ora faccio tre sessioni di pesi a settimana, e poi faccio anche tre sessioni cardio. Non sarei certo in grado di mantenere questo tipo di allenamento per tutto l’anno, ma lo faccio per diversi mesi, quando sono a casa e non giro il mondo per le gare. Quindi, al momento, mi alleno sei giorni a settimana.
Quindi, ovviamente gestisci anche la tua dieta.
Amo cucinare e sono sempre stata interessata all’alimentazione, quindi questo fa parte di questo nuovo regime. Ho provato di tutto, come mangiare 1200 kcal al giorno per sei settimane senza perdere un chilo, quindi questa volta ho iniziato a lavorare con un nutrizionista e personal trainer ed è stato davvero utile. È stato un percorso di apprendimento molto interessante, soprattutto capire cosa significhi effettivamente nutrire il proprio corpo. E per me sta funzionando.
Prestiamo sempre molta attenzione all’alimentazione dei nostri cavalli e agli integratori che usiamo. Ci avvaliamo di nutrizionisti, fisioterapisti, osteopati, ecc. ma non sempre prestiamo sufficiente attenzione al nostro benessere.
La svolta per me è stato rendermi conto che quando cercavo di nutrirmi di 1500 kcal al giorno assumevo solo 30-40 grammi di proteine, il che non è sufficiente per alimentare il nostro corpo. La parte fondamentale è capire come assumere 140 grammi di proteine pur continuando a consumare solo 1500 kcal al giorno quando si cerca di sviluppare muscoli e forza. Nella maggior parte delle più importanti scuderie, il nutrizionista dell’azienda produttrice di mangimi valuta il peso e le condizioni dei cavalli, ma, come dicevi, noi non lo facciamo per noi stessi perché non ci consideriamo atleti. Se vuoi essere un atleta è indispensabile.
Hai qualche consiglio, non solo per le amazzoni, ma anche per i giovani che si avvicinano a questo sport, su come prendersi cura di sé stessi oltre che ovviamente dei propri cavalli?
Penso che alla fine nella vita tutto sia una questione di equilibri. I cavalieri dovrebbero considerare la longevità di questo sport. Pratichiamo uno sport in cui la carriera è molto lunga. Abbiamo avuto atleti come Mark Todd, che si è ritirato a 63 anni, e ne aveva 60 quando ha preso parte alle sue ultime Olimpiadi. John Whitaker, che ne ha 68 ed è ancora al top delle classifiche mondiali. Noi cavalieri abbiamo una lunga carriera come atleti. Più equilibrio si riesce ad avere, non solo nella giornata lavorativa, ma anche a livello olistico, più tempo e attenzione possiamo dedicare alla nostra salute. Questa attitudine darà i suoi frutti nel lungo periodo della nostra carriera ed è essenziale per la prevenzione degli infortuni. Sarebbe ideale poter appendere gli stivali al chiodo e concludere questa lunga carriera sentendosi in forma e in salute. Non si tratta solo del qui e ora; si tratta di guardare al quadro generale. Mantenere un equilibrio nella vita, quando si è cosi concentrati sul lavoro, sarà sicuramente d’aiuto nella nostra vecchiaia.
Photo Credits Stefano Secchi