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IL MORO E IL BIONDO

United Touch S ed Ermitage Kalone

Luca Paparelli

United Touch S e Ermitage Kalone, due super stalloni performer già leader nell’allevamento.
A sostenerli due diverse ‘scuole di pensiero’ ma soprattutto la loro straordinaria qualità.

Lo sport ha sempre campioni epocali, e per il salto ostacoli di vertice questa è l’era di United Touch S e Ermitage Kalone, due fenomenali stalloni con figli che ne stanno già seguendo le orme nello sport.

Ma se i loro straordinari risultati in gara mettono tutti d’accordo, nel mondo allevatoriale, e quindi tra gli addetti ai lavori, c’è separazione tra chi preferisce ‘il moro’ e chi ‘il biondo’, così ormai vengono definiti proprio per rimarcarne differenze e preferenze.

In effetti United Touch S e Ermitage Kalone sono tra loro diversi per genetica, struttura, taglia e colpo d’occhio, ma ad unirli c’è una classe innata e una disarmante semplicità con la quale superano ogni tipo di ostacolo.

Il moro

A rendere unico e speciale United Touch S è anche la sua origine con l’inbreeding su Classic Touch (Caletto II x Landgraf I), oro olimpico a Barcellona.

Attraverso la sua due volte nonna Cantate Touch (Capitol I / Classic Touch), che a sua volta ha gareggiato ad alti livelli con Ben Schroder, United Touch S discende infatti sia in linea maschile che femminile dalla grandissima vincitrice internazionale di Ludger Beerbaum.

Questa consanguineità secondo alcuni rappresenta un limite per il suo impiego in razza.
Al contrario, altri ritengono che la disponibilità di una genetica di primissimo livello ‘concentrata’ e confermata in gara come la sua rappresenta una rara opportunità rispetto a quelle che da oltre due decenni sono le linee maschili commercialmente predominanti e dominanti.

Il biondo

Ermitage Kalone è lo stallone performer del momento con migliaia di fattrici fecondate in tutti gli stud-book d’Europa.

Tutti ne parlano, tutti lo vogliono, ma a proiettarlo tra i più importanti razzatori dei prossimi anni sono i numeri: per esempio, quasi 450 figli registrati al Sella Francese, suo libro genealogico d’origine, e più di 800 iscritti nel BWP, in Belgio, dove è stato importato a tre anni e dove è stato insignito del titolo di ‘Ambassador.


Stallone di grande struttura, ma proporzionato, elegante e dalla eccezionale elasticità, ha un’origine classica e allo stesso tempo ‘outsider’.

Suo padre Catoki e suo nonno materno Kannan lo confermano infatti tra il meglio della genetica moderna per lo sport, mentre a dare solidità e fondamento è la sua linea femminile AA francese che ha espresso alcuni dei migliori vincitori internazionali anglo-arabe.