Veterinary & Welfare
Nel cavallo la medicina rigenerativa
è oggi prevalentemente utilizzata in ambito ortopedico
DOTT.SSA EMANUELA VALLE
DIP. SCIENZE VETERINARIE – UNIVERSITÀ DI TORINO
EBVS® European Specialist in Veterinary and Comparative Nutrition
L’allenamento e le competizioni costituiscono uno stress meccanico che grava su tutto l’organismo del cavallo. In particolare l’apparato muscolo scheletrico va incontro a microtraumi ripetuti che con il tempo possono dare problemi evidenti. è molto importante prevenire i problemi assicurandoci di fare tutto quello che è possibile. Sostanzialmente possiamo agire su quattro fattori:
Allenamento: mirato a migliorare la sua condizione atletica senza utilizzare lavori logoranti ed usuranti. Ripetizioni eccessive e un lavoro monotono non fanno bene al nostro cavallo né dal punto di vista fisico né psicologico. La parola chiave è variare. Variare esercizi, terreni e tipologia di allenamento al fine di tenere la sua mente fresca e il suo fisico adattato alle varie condizioni. Ad esempio variare terreni tra i campi di lavoro e la campagna aiuta a migliorare la propriocezione del piede.
Ferratura: questa deve essere monitorata e adattata a ogni singolo cavallo. Una ferratura non idonea o trascurata anche solo di qualche giorno contribuiscono ad aumentare lo stress sulle strutture muscolo scheletriche.
Visite veterinarie: anche se il cavallo ci sembra in salute è bene fare una visita veterinaria per valutare le sue andature. Non dimentichiamoci di valutare anche le attrezzature come selle e finimenti che si devono adattare ai cambiamenti del nostro cavallo che con la crescita e il lavoro cambia forma.
Alimentazione: oltre a una buona alimentazione di base aggiungiamo alla sua dieta molecole di natura antinfiammatoria come omega 3, nutrienti precursori del collagene che costituisce tendini e cartilagine articolare. Anche gli antiossidanti sono fondamentali per uno sportivo.
La zoppia
Una zoppia non solo porta a uno stop forzato, ma causa dolore al nostro cavallo che deve poi andare incontro a terapie e farmaci anche per lunghi periodi.
Con la guarigione, spesso, rimangono molti dubbi che dobbiamo sempre chiarire con il nostro veterinario di fiducia. Infatti, la paura che il nostro cavallo non possa tornare all’attività di prima e che non abbia un recupero al 100% tormenta un po’ tutti.
Sembra, inoltre, che il cavallo dopo una zoppia abbia una sorta di memoria del dolore e che nonostante la guarigione, confermata magari da lastre ed ecografie, il nostro amico non sia più quello di prima.
Oggi però il nostro atleta ha più chance di guarire meglio grazie a moltissime terapie che possono essere affiancate alla medicina tradizionale: il nostro veterinario ci consiglierà le terapie della medicina rigenerativa.
La medicina rigenerativa
E’ una nuova frontiera della medicina che ormai viene impiegata da alcuni anni anche nella cure di problemi del cavallo. Il suo scopo è di ‘sostituire’ i tessuti o ‘rigenerarli stimolando le capacita di riparazione. Il termine rigenerativo sta, infatti, a indicare un vero e proprio ‘rimpiazzamento del tessuto malato’ utilizzando tecniche innovative che si avvalgono di cellule utili per il rinnovamento come le cellule staminali, le piastrine o altre cellule sempre estratte dall’organismo.
Le cellule staminali
Non esiste solo un tipo di medicina rigenerativa; spesso si utilizzano cellule diverse che dipendono dalla sede di prelievo (esempio midollo, grasso o sangue) che vengono trattate e iniettate nella sede del problema attraverso delle iniezioni mirate.
Tra le tecniche più conosciute vanno ricordate quelle che utilizzano le cellule staminali. Si chiamano staminali perché possono trasformarsi in altri tipi di cellule e per questa ragione vengono impiegate per aiutare la guarigione dei tessuti come ad esempio nel caso di problemi ortopedici. Grazie a tecniche particolari di selezione e lavorazione, queste cellule vengono impiegate per riparare i tessuti. In pratica viene sfruttata la loro capacità di aderire a un tessuto danneggiato e avviare la rigenerazione del tessuto stesso.
Ad esempio, possono attaccarsi alla struttura della cartilagine articolare o tendinea quando danneggiata e favorirne la riparazione.
Le terapie della medicina rigenerativa sono in continua evoluzione e ad oggi abbiamo prodotti e tecniche specifiche autorizzate per l’utilizzo nel cavallo, che si basano sulla selezione di determinate cellule staminali che vengono trattate per produrre nuove cellule utilizzabili in medicina rigenerativa. Solo il nostro veterinario ci può indicare quale sia la terapia adeguata basandosi sulle necessità del nostro cavallo.
Nel cavallo la medicina rigenerativa è prevalentemente utilizzata in ambito ortopedico soprattutto per lesioni articolari e tendinee; tuttavia è un settore in continua evoluzione e probabilmente in un futuro molto vicino nuove tecniche saranno possibili al fine di aiutare la guarigione di problemi spesso invalidanti.
Le tre terapie
Terapia farmacologica:
agisce direttamente sui sintomi e cerca di limitarne e contrastarne gli effetti negativi.
Terapia fisica: stimola i processi riparativi attraverso meccanismi fisici quali l’utilizzo di macchinari come le onde d’urto o il laser, ma anche la magnetoterapia, l’idroterapia oppure di tecniche manuali, come l’osteopatia e o i massaggi.
Terapie biologiche: sfruttano le capacità dell’organismo di rigenerarsi attraverso l’utilizzo di cellule altamente specializzate. Include tecniche quali le cellule staminali mesenchimali (cellule staminali adulte multipotenti in grado di replicarsi e trasformarsi in altri tipi di cellula), il plasma ricco di piastrine.