A lezione da Michel Robert
La felicità
“Il mio pensiero guida è che devo essere felice io per fare felice il mio cavallo. Non c’è bisogno di tante cose per essere felici, basta la semplicità: cuore, passione, amore per i cavalli“.
Un amore che io ho ricevuto da mio padre. Amare il cavallo prima di tutto; ho iniziato da bambino e all’inizio mi sono dedicato al dressage, al completo e al salto ostacoli, disciplina che ho scelto poi definitivamente. I cavalli ci chiedono di vivere bene, come tutti noi. Se noi trattiamo bene il nostro corpo, ci prendiamo cura di lui, il corpo ci farà stare bene. Allo stesso modo se trattiamo bene il cavallo anche lui starà bene. Se invece trattiamo male noi stessi e il nostro cavallo, tutto ci tornerà indietro come un boomerang. Il cavallo parla con il corpo: se sta bene respira bene e si muove bene.
L’inizio
La priorità è quindi concentrarsi sulla propria mente, sul proprio corpo, sulla respirazione e poi avere un obiettivo da raggiungere con progressione. Tutti i cavalli sono diversi tra di loro. Bisogna analizzare, capire la relazione con il cavallo. Ripuliamo il nostro corpo da ogni tensione, per lasciare libera la mente. Il mio metodo di lavoro e di insegnamento è capire i problemi principali dei cavalieri e dei cavalli. Primo fra tutti, la paura.
La paura
La paura è un elemento che condiziona moltissimo. Ogni cosa può generare paura. Per prima cosa dunque bisogna allontanare la paura da noi stessi. Allontaniamo i pensieri negativi dalla nostra mente; iniziamo dalla respirazione, importante per noi e per il cavallo. La paura in realtà non esiste; la maggior parte delle paure derivano dalla supposizione del futuro; dobbiamo affrontare un ostacolo ed ecco che ci prende la paura, facciamo azioni sbagliate, guardiamo per terra, ci agitiamo, e così anche il cavallo inizia a modificare il suo galoppo. Quando la paura ci prende i pensieri negativi ci assalgono e lo sguardo va per terra, i cavalli peggiorano, perdono la guida, si confondono. Serve essere chiari con i cavalli per renderli sicuri. Se guardiamo lontano immaginando di saltare una casa che sta oltre l’ostacolo distogliamo l’attenzione verso l’ostacolo che ci fa paura e così farà anche il cavallo. Allontaniamo quindi i pensieri negativi, impariamo a respirare, guardiamo oltre.
Tecnica: le 3 priorità
Tre sono le priorità da rispettare nella tecnica in sella:
la posizione,
il cavallo,
il tracciato.
LA POSIZIONE :
dobbiamo essere consapevoli del nostro corpo e sapere come è disposto in sella per poterci correggere e tornare nella posizione corretta. Solo con una buona posizione si possono fare azioni corrette. La cosa più difficile a cavallo è fare niente. Per riuscirci dobbiamo avere il silenzio nella mente. I cavalieri troppo spesso mettono sempre di più, più imboccature, più speroni, più azioni. Invece bisogna partire da niente.
IL CAVALLO:
facciamo domande semplici al cavallo e quando lui risponde accarezziamolo e rilasciamo ogni azione. La comunicazione avviene se impariamo a conoscere il suo modo di esprimersi attraverso il corpo. Il silenzio della mente ci consente di chiedere, attendere la risposta, annullare ogni azione, premiare, chiedere nuovamente.
IL TRACCIATO:
poniamoci un obiettivo preciso di ciò che vogliamo fare. Piccoli obiettivi semplici, una volta raggiunto il primo ne aggiungiamo un altro e poi un altro ancora. Prepariamo, per esempio, il superamento di una barriera a terra o di una crocetta come se dopo dovessimo superare una montagna. Utilizziamo lo sguardo nel modo corretto. Lo sguardo perpendicolare aiuta il cavallo a girare nel suo corretto equilibrio.
Estensione dell’incollatura:
Per muscolare la schiena è necessario che il cavallo estenda l’incollatura portando il naso in avanti e in basso. Per poter saltare con il cavaliere il cavallo ha bisogno di usare il collo al meglio, estendendolo. Quando il cavallo porta il naso a terra la schiena si alza, si allunga, la muscolatura dorsale si tonifica. Il lavoro di base è uguale per tutti: passo, trotto, galoppo. Cose semplici: la nostra posizione, azioni leggerissime, chiare, obiettivi semplici. I benefici dell’estensione dell’incollatura sono evidenti: il cavallo con la testa alta scappa, il cavallo con il collo esteso e il naso in basso è rilassato, cerca l’erba, bruca ed è felice!”