Quella della nuca è una regione molto delicata del cavallo ed è anche molto esposta durante il lavoro di addestramento
Tra le due orecchie, al di sotto del ciuffo, c’è la nuca, una zona molto sensibile e corrisponde al punto dove si trova l’osso occipitale. Questa zona è a diretto contatto con il sovraccapo della testiera. Questa zona è molto delicata e fondamentale in quanto al suo interno è contenuto il cervello. Si intuisce facilmente come un trauma diretto alla nuca possa essere molto grave, in quanto può lesionare parti delicatissime del sistema nervoso. I più soggetti a traumi alla nuca sono i cavalli giovani perché tutte le volte che incontrano un oggetto nuovo o una situazione non familiare tendono a indietreggiare alzando la testa o impennandosi con maggiore probabilità di traumi alla regione della nuca. I puledri infatti sono inesperti e, come tutte le prede, sono affetti da una profonda neofobia ossia la paura per gli oggetti o le situazioni nuove.
La situazione più pericolosa è quella in cui il soggetto indietreggia nei pressi di una apertura come la porta del box o sul van, perché può colpire proprio la zona della nuca.
I puledri poi sono i più a rischio di avere conseguenze permanenti in seguito a un trauma della nuca, in quanto le ossa della testa non sono ancora forti e salde come nel cavallo adulto.
ANATOMIA DELLA NUCA
La nuca è la regione al di sopra della tuberosità dell’osso occipitale. Quest’osso che partecipa alla formazione della parte posteriore della scatola cranica e possiede una protuberanza sulla quale si inserisce il legamento nucale. Dal foro occipitale fuoriesce il cosiddetto midollo allungato che corre all’interno del canale delle vertebre del collo e della schiena formando il midollo spinale. Essendo a contatto con le strutture nervose la nuca è dunque una regione molto delicata.
IL LAVORO DEL CAVALLO
Il dolore alla regione della nuca non è un fatto così improbabile, perché non è causato solo da traumi ma può essere la conseguenza del lavoro; il mantenimento forzato di posizioni innaturali della testa e del collo, come il cavallo “molto chiuso” con il mento al petto per diversi minuti, oppure una mano forte o l’uso di attrezzature come redini di ritorno, gogue, martingale fisse possono causare un’infiammazione dell’inserzione del legamento nucale sulla protuberanza occipitale chiamata “desmopatia inserzionale”. In altri casi può causare anche l’infiammazione della borsa nucale ovvero quel cuscinetto posto a protezione dello sfregamento del legamento nucale sulle vertebre. La ricerca della posizione corretta della nuca è un punto fondamentale nel lavoro di addestramento del cavallo e sul quale si pone parecchia attenzione al fine di ottenere un “cavallo nella mano”.
In accordo con il manuale di dressage, il cavallo risponde a tale definizione quando ‘l’incollatura è più o meno rilevata e arrotondata a seconda del livello dell’estensione o riunione dell’andatura, accettando docilmente l’imboccatura con un contatto leggero e morbido. La testa dovrebbe rimanere in una posizione stabile, con la linea del naso leggermente avanti la verticale, con la nuca mantenuta morbida come punto più alto dell’incollatura’.
La “nuca alta” è quindi uno degli obiettivi del lavoro di un cavallo, ma per arrivare a questo livello della progressione del lavoro ci vogliono capacità, esperienza, molto lavoro e soprattutto molta pazienza.
Va però detto che non solo il lavoro è importante, ma anche la testiera utilizzata è fondamentale. Il montante della testiera deve essere adeguato alla morfologia della nuca; ogni cavallo ha una nuca diversa in quanto la protuberanza dell’occipitale può essere più o meno marcata. Ci sono cavalli con una nuca piatta e altri dove invece la nuca è molto sporgente. Proprio questi soggetti sono i più sensibili in quanto la sporgenza nucale è a diretto contatto con il montante che passa in questa zona dove non c’è spessore protettivo come muscolo o grasso; ne consegue che il montante possa causare dolore perché può agire direttamente sull’osso. Questo potrebbe essere il motivo per cui molti cavalli non amano farsi toccare soprattutto in questa zona e al momento di indossare la testiera alzano la testa e provano ad indietreggiare. Anche l’imboccatura utilizzata può avere un effetto diverso sulla nuca.
Dobbiamo essere consapevoli che semplicemente facendo indossare al nostro cavallo la testiera esercitiamo fin da subito una pressione sulla nuca che deriva del peso complessivo di testiera, imboccatura e redini. Una testiera in cuoio con un semplice filetto snodato pesa fino a 1 kg mentre la tipica testiera da dressage arriva a pesare anche 2 kg. Gli effetti della differenza di peso e la fatica muscolare la possiamo facilmente percepire semplicemente provando a sorreggere la testiera con l’indice della nostra mano. A questo va poi aggiunto il peso delle redini e soprattutto l’azione della mano che spesso non è delicata e costringe il cavallo a piegare la nuca eccessivamente in una posizione incappucciata.
MAGGIORE SENSIBILITÁ
Oggi esiste più attenzione alla protezione di questa zona anche da parte delle aziende produttrici di attrezzature. Esistono infatti testiere con montanti piatti, larghi e o imbottiti. Un montante sottile e o di corda esercita una pressione maggiore perché più fine, e questo di certo non è l’ideale per un cavallo con una protuberanza occipitale molto sporgente. Per tutti questi cavalli è necessario un montante ampio perché distribuisce meglio la pressione magari aiutato anche da un’imbottitura. Scegliamo quindi la testiera adeguata al nostro cavallo e proteggiamo la sua nuca anche con un semplice agnellino ben imbottito facile da montare e lavare. Facciamo bene attenzione alla nostra mano il cui uso è molto importante durante il lavoro, cerchiamo di essere delicati e sensibili. Ad ogni minimo dubbio chiediamo al nostro veterinario di controllare che il nostro cavallo non abbia dolori nella delicata regione della nuca.
Dott.ssa Emanuela Valle
Dip. Scienze Veterinarie
Università di Torino